Studio Medico Dr. Renato Ariano

Specialista in allergologia e pneumologia

Bordighera - Sanremo - Imperia

+39 0184 263237

studio medico specializzato in allergie ai pollini

Prevenzione dell’asma da polvere di casa

LA PREVENZIONE DELL’ASMA NEI SOGGETTI ALLERGICI AGLI ACARI DELLA POLVERE.

Individuare sempre più precocemente i bambini ad altissimo rischio di allergie alla polvere di casa e con altrettanta alta probabilità di sviluppare rinite allergica e asma e creare nuovi vaccini terapeutici sulla base di nuovi bersagli molecolari. Uno studio pubblicato suI Journal of Allergy and Clinical Immunology, la rivista top del settore, sembra essere una vera svolta per diagnosi precoci e terapie. (Molecular diagnosis for allergen immunotherapy. Matricardi PM, Dramburg S, Potapova E, Skevaki C, Renz H.J Allergy Clin Immunol. 2019 Mar;143(3):831-843. doi: 10.1016/j.jaci.2018.12.1021).

La ricerca annuncia l’individuazione di tre specifici anticorpi (immunoglobuline E, IgE) negli acari della polvere di casa che apparirebbero prestissimo nel sangue dei bambini, veri “anticipatori” di una serie di possibili eventi a cascata che porterebbero a rinite e asma.

Ricercatori italiani. La ricerca internazionale ha coinvolto il gruppo di Allergia molecolare della Charité Medical University di Berlino (prima firmataria la trentenne pugliese Daniela Posa e capo del gruppo l’italiano Paolo Maria Matricardi) e la Medical University di Vienna (Rudolf Valenta), con il contributo di ricercatori di statistica di Roma.

L’anticorpo che difende il bambino. Si tratta di anticorpi prodotti dal bambino verso tante molecole (“sensibilizzazione poli molecolare”) e che portano con sé un più alto rischio di sviluppare in seguito rinite allergica e asma. Spiega Matricardi: “Gli eventi a cascata, cioè la progressione verso una sensibilizzazione poli molecolare, si presenta molto più frequentemente nei bambini con tre fattori di rischio: genitori che soffrono di rinite allergica (quindi con familiarità per atopia); esposizione nei primissimi anni di vita a grandi quantità di acari, nella polvere domestica; inizio della loro sensibilizzazione allergica già prima del terzo anno di età”. In particolare nei bimbi di età prescolare sensibili agli anticorpi Der p 1 o Der p 23 si svilupperebbe più frequentemente l’asma in età scolare.

Applicazioni tecniche. “Non potremo mai predire il futuro del bambino con certezza”, sostengono Matricardi e il gruppo che lavora a Berlino, “tuttavia un semplice test del sangue e un esame della polvere domestica, associati ad alcune domande ai genitori, permetterebbero di sapere facilmente se il bambino di 3-5 anni è ad altissimo rischio di sviluppare rinite cronica ed asma bronchiale a causa della sensibilizzazione allergica agli acari della polvere”.

La prevenzione. Per quanto riguarda la prevenzione, continuano gli studiosi, “i bambini ad altissimo rischio dovrebbero anzitutto ridurre il grado di esposizione agli acari della polvere domestica. Molti studiosi affermano che l’immunizzazione precoce (cosiddetta desensibilizzazione agli Acari per via sublinguale, utilizzando l’allergene naturale) prevenga l’allergia agli acari della polvere”.

Le cure. Più interessante e con realistiche prospettive l’aspetto delle cure: “Oggigiorno l’intervento terapeutico contro l’allergia alla polvere si basa essenzialmente sui farmaci e sulla immunoterapia specifica, che viene iniziata in genere molti anni dopo l’esordio della patologia. L’intervento immunologico (“l’immunoterapia anti allergica”) – deve essere il più precoce possibile; il pediatra dovrebbe intervenire già ai primissimi sintomi dell’allergia alla polvere, quando la risposta immunitaria è ancora “semplice”, invece di aspettare anni, quando il sistema immunitario ha espanso la propria risposta allergica ed ha prodotto danni ormai difficili da riparare.
Una novità riguarda i bersagli molecolari dell’intervento immunologico; in un prossimo futuro si potranno produrre una nuova generazione di prodotti terapeutici contro l’allergia agli Acari, basati sull’uso appunto delle molecole.

Allergie e dati. La prevalenza di sensibilizzazione agli acari della polvere sarebbe stimato intorno al 5-7% della popolazione in generale. Altri dati parlano, comprese le forme lievi, del 15%. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità “in Italia, si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalino di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell’aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. Si calcola che circa il 15-20 per cento della popolazione italiana soffra di allergie, fenomeno in crescita, soprattutto tra i più giovani e le donne”.

L’asma.  Nel 50% degli adulti e nell’80% dei bambini malati di asma, prevale la forma allergica, mediata dalla risposta dovuta alle IgE. Per gli Acari della polveri esistono già dei vaccini iposensibilizzanti specifici (o immunoterapici) sublinguali e vari altri sono allo studio, anche con trial avanzati. Gli studi più recenti sulle terapie desensibilizzanti  per gli Acari della polvere dimostrano che, nella stragrande maggioranza dei pazienti con asma bronchiale con sensibilizzazione agli Acari, ha prodotto una significativa riduzione del rischio di gravi o moderati attacchi di asma.